All eyes on me!

She's finally back! Britney Spears torna sulle scene musicali con un singolo apripista che anticipa l'uscita del nuovo album che vedrà luce questo 3 dicembre! Il singolo work bitch in 24 ore è arrivato primo su ben 46 stati, Italia inclusa! Diamo cosi' vita all'ottava era. Britney ieri ha confermato la sua permanenza di 2 anni a Las Vegas per degli show mozzafiato, alcuni gia sold out! Che la nuova era abbia inizio!

mercoledì 27 novembre 2013

Billboard recensiona Britney Jean

La rivista di musica Billboard ha pubblicato la sua recensione dell'album Britney Jean, a cui ha dato un punteggio di 76/100.

Alla vigilia del suo trentaduesimo compleanno Britney Spears è a un punto gradevole della sua carriera, e le è rimasto poco da provare nello studio di registrazione, o in qualunque altro ambito. "Femme Fatale" del 2011, una collezione di synth-pop cinetico in gran parte guidata da Max Martin e Lukasz "Dr Luke" Gottwald, è stato il primo album che è stato rimosso efficacemente dal periodo di alto profilo di battaglie personali che si era inserito nella carriera della Spears alla fine degli anni Duemila, e ha raggiunto la prima posizione nella classifica Billboard 200 grazie a canzoni pop create in modo immacolato come "Hold It Against Me" e "Till The World Ends." Il turbinio di hit di "Femme Fatale" ha coinciso con un momento relativamente libero da controversie per la Spears, che è andata on the road con un tour di successo, è diventata un giudice di X Factor, ha aiutato Will.I.Am a ottenere una hit da Top 5 con "Scream & Shout" e ha ballato con i suoi due figli nel video musicale di "Ooh La La," una canzone registrata per la colonna sonora de "I Puffi 2." "Britney Jean," il suo ottavo lavoro di studio, è stato annunciato insieme con la residenza di due anni della cantante "Britney Spears: Piece Of Me" al Planet Hollywood Resort & Casino di Las Vegas; mentre la rivelazione non ha fatto esattamente sembrare l'uscita di un nuovo album come accidentale, è stato messo in chiaro che, con o senza nuove hit, l'autrice di "…Baby One More Time" durerà.
La Spears si è riferita a "Britney Jean" come "il suo disco più personale di sempre," ma l'ultimo lavoro della superstar del pop è più un esperimento che un'autobiografia. Martin e Dr Luke se ne sono in gran parte andati, e al loro posto vi è il produttore esecutivo Will.I.Am, che ha contribuito a "Femme Fatale" con "Big Fat Bass" e la cui discografia di produzioni pop è sottostimata nel suo agglomerato (si ascoltino "Big Girls Don't Cry" di Fergie, "Crazy Kids" di Ke$ha e "American Boy" di Estelle per averne una prova). Nonostante Will.I.Am prenda molti dei suoi spunti da "Scream & Shout" e metta insieme dei numeri dance elasticio come la torrida "Body Ache," realizzata con l'assistenza di David Guetta, e il belante sfoggio di elettronica di "Til It's Gone," ci sono anche "Perfume," che confessa alcuni squarci di gelosia nell'imperturbabile guscio esterno della Spears, e "Alien," che racchiude i ritmi contemplativi di William Orbit e lascia meditare la superstar su dove sia veramente il suo posto. C'è un duetto tra Britney e sua sorella Jamie Lynn che contiene dopo il ritornello una delle transizioni più strane che si possa ricordare di recente, e mentre il primo singolo "Work Bitch" è una traccia dance, è anche un pezzo strano in modo impressionante, che rifugge i ritornelli melodici di "Hold It Against Me" per andare in un territorio profano, fatto di ritmi da pogo e accenti britannici.
L'ottavo album della Spears è un disco di transizione, proprio come il suo terzo album. Ma mentre "Britney" del 2001 trovava una Spears – non più una ragazza, ma non ancora una donna – che si sentiva nella strada verso l'età adulta e la candida sessualità della vita da discoteca, "Britney Jean," il primo album uscito nei suoi trenta, è un sottile allontanamento da dei pezzi danzerecci frenetici verso una scrittura più diretta e immediata. Forse quello spostamento guiderà la Spears verso un contesto pop-rock: "Passenger," la traccia più rilevante della seconda metà di "Britney Jean," vede la cantante meditare sulla fiducia in una relazione con una promettente performance vocale su una produzione di Diplo dettata dalla chitarra. È una canzone che richiede un punto di vista maturo, e potrebbe proprio essere un precursore di quel che potrebbe arrivare in futuro.


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1. Alien – La co-produzione di William Orbit sull'apertura dell'album è austera ma isolante, mentre la Spears viaggia attraverso il cosmo per trovare un po' di conforto in un universo arido. "Le stelle nel cielo/Sembrano casa, portami a casa," canta sottilmente prima di concludere che lei, fortunatamente, non è più sola.

2. Work Bitch – L'effervescente "Work Bitch" permette alla Spears di assumere l'identità di una direttrice che riconosce che mettersi all'opera (tesoro) è il modo migliore per assicurarsi sia un bel corpo che una Bugatti. L'arrivo del basso al minuto 0:45 è ancora in grado di provocare chiamate alla polizia, al governatore, e alla stazione radiofonica locale.

3. Perfume – La collaborazione alla scrittura di Sia è evidente in questa ballata mid-tempo, nella quale la Spears fa i conti con alcune insicurezze e prova a "marcare il territorio" con del profumo ben spruzzato. La produzione scorre avanti disinvolta mentre la Spears alterna in modo carino tra confessioni ansimate ed energiche dichiarazioni di dubbio.

4. It Should Be Easy (feat. Will.I.Am) – "Mi porti lo zen, sì, mi porti lo zen/Mi fai sentire come un milione, un miliardo," dichiara la voce robotizzata della Spears in questo ritorno alla pista da ballo. David Guetta, Giorgio Tuinfort, Nicky Romero, Marcus van Wattum e Will.I.Am hanno tutti portato un contributo in questo duetto sorprendentemente sentito, nel quale delle meteore sintetiche sostengono una linea di tastiere che va in punta di piedi.

5. Tik Tik Boom (feat. T.I.) – La Spears è intrappolata in un ambiente simile al film "Tron" ma rimane estremamente diretta nelle sue abilità sessuali su "Tik Tik Boom." Mentre dei beat complessi strisciano come ragni sulla traccia, T.I. suona grezzo e maligno in cima al bagliore neon della produzione.

6. Body Ache – Un altro pezzo persistente di Guetta/Will.I.Am che suona massiccio fin dall'attacco. I densi schiocchi da ping-pong di "Scream & Shout" si moltiplicano finché l'arrangiamento diventa troppo impegnato, ma alla fine la produzione si semplifica per l'urlo della Spears al ritornello, "Voglio ballare finché mi farà male il corpo/Mostrarti come io ti voglio." "Body Ache" non esplode mai veramente, ma se non altro ribollisce.

7. Til It's Gone – L'introduzione con un pianoforte fuorviante si trasforma in una delle tracce dance più intense della carriera della Spears, con dell'elettronica da competizione nella vena di "Contact" dei Daft Punk e un minuto finale fatto di momenti da tenere in alto l'accendino. La traccia si spegne prima di impennarsi nuovamente a vita dietro il comando della Spears.

8. Passenger – Scritta con la collaborazione di Katy Perry e prodotta da Diplo, "Passenger" improvvisa un po' con alcuni impulsi di EDM prima di implodere in un pop-rock pensieroso. La Spears fa la sua parte portando dei melismi risonanti e delle liriche che parlano di abbandonare le proprie inibizioni a favore dell'altra persona in una relazione: "Ti lascerò condurre la strada ora, perché io voglio che tu prenda il volante/Non sono mai stata una passeggera, nonostante tutto/Non ho mai saputo quando sarebbe stato bello," confessa. Vulnerabile e vibrante.

9. Chillin' With You (feat. Jamie Lynn) – "Ho bevuto del vino rosso e ora cammino nel cielo…," canta la Spears, aggrappandosi alla felicità su un synth-pop lussureggiante prima che sua sorella minore entri in scena. Jamie Lynn offre una controparte nasale alla Spears, ma "Chillin' With You" è un miscuglio di idee che non riesce a dare uno stile al suo arrangiamento bizzarro.

10. Don't Cry – L'apertura fischiata da Spaghetti Western passa armoniosamente a una chiusura che è uno scricchiolio sulla fine di una relazione, con la Spears che offre il suo "ultimo addio" mentre le percussioni battono pesantemente verso la fine dell'album. "Don't Cry" sembra quasi fare la parte del "Continua…," chiudendo l'edizione standard di "Britney Jean" in chiave ipotetica.

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